"Più siete disponibili all'esperienza sensoriale, meno traumatismi
psicologici avrete. Se, quando ricevete un colpo, lo assorbite, esso si
trasmette al vostro corpo, eventualmente fino al suolo, ed è raro che tutto
questo lasci delle tracce. Ma quando ricevete un colpo e vi irrigidite, potete
avere un problema. […]C'è percezione, ma nessuno che percepisce.” (Eric Baret).
L'emozione è energia vitale: più viviamo le emozioni, più sentiamo la vita scorrerci dentro.
Questa capacità di sentire sprigiona forza vitale, entusiasmo e creatività utile nella soluzione dei problemi quotidiani.
Purtroppo però la nostra capacità di percepire è sopita.
Perché?
Perché le esperienze della vita ci hanno insegnato che Sentire a volte può essere doloroso (emozioni come la rabbia, la paura... ci fanno stare male) e l'uomo istintivamente evita il dolore. Ma cosi non si fa altro che trasformare il dolore in sofferenza, inoltre ci si preclude la possibilità di sentire il piacere. E' necessario dunque ritornare a sentire ed affrontare coraggiosamente le nostre emozioni, risvegliando la nostra naturale capacita di percepire. Come ci accorgiamo che abbiamo perso la capacità di emozionarci?
Dal respiro.
Infatti, se per un momento ci concentriamo sul nostro respiro, ci accorgeremo che esso è superficiale, spezzato, non profondo: l'uomo si è disabituato alla respirazione diaframmatica, come faceva da bambino. Invece, trattiene il respiro per non sentire emozioni e questo toglie vitalità al corpo. Questa respirazione c'è ancora nel sonno.
Ma perchè è accaduto questo?
Perché sin da piccoli ci hanno insegnato a reprimere le emozioni; è stato anestetizzato l'istinto naturale e soprattutto salutare di esprimere le emozioni, come rabbia, entusiasmo, paura. Quanti rimproveri da piccolini hanno bloccato il nostro respiro? Quante volte ci hanno obbligati a non piangere o a contenere la nostra rabbia? E tutte quelle volte che abbiamo subito punizioni per la nostra esuberanza o per il nostro desiderio vivo di scoperta?
È bene essere consapevoli delle conseguenze di certi comportamenti, poiché cambiandoli se ne modificano gli effetti e questo è fondamentale per chi oggi è genitore. Ma cosa tratteniamo concretamente? Energia vitale. E il reprimerla dà origine a malattie psicosomatiche (mal di testa, colite, gastrite, eritema, aritmia cardiaca), invece più siamo consapevoli delle emozioni e impariamo a gestirle, più il nostro benessere aumenta.Ma per far questo ci vuole coraggio, o meglio audacia . Inoltre la parola stessa "emozione" indica un movimento e tutto ciò che si muove è vivo e in cambiamento: dunque per imparare a vivere le emozioni dobbiamo essere disposti a non temere il cambiamento e iniziare a muoverci.
Sport, ballo, discipline olistiche come lo Yoga ci aiutano a ritrovare la connessione con noi stessi... senza Wifi.
Dott.ssa Veronica Gilestro
tel 3398745326
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