mercoledì 4 novembre 2015

IL MASSAGGIO OLISTICO E I SUOI BENEFICI

Il contatto è un bisogno fondamentale dell’essere umano.
Il massaggio olistico è un trattamento di riequilibrio energetico che combina la capacità tecnica dell’operatore con la sua naturale sensibilità a soddisfare le esigenze della persona nel suo complesso. Questo può voler dire per esempio rilassare i muscoli contratti, migliorare la circolazione, abbassare la pressione sanguigna e migliorare la mobilità articolare. 
A livello emozionale, il massaggio olistico può fornire un toccasana tramite delle manipolazioni non invasive. Tutto ciò placa la mente e riduce lo stress .
Anche l’operatore è coinvolto in termini di risposte fisiche ed emotive, per cui entrerà in piena sintonia con il paziente, aiutandolo a superare ostacoli e problemi.

Benefici durante un ciclo di trattamenti sono molti.
Gli effetti sul corpo:
  •  La circolazione sanguigna e linfatica migliora.
  • In ogni zona del corpo arriva nutrimento e ossigeno e viene favorita l’eliminazione delle tossine.
  • La respirazione assume un ritmo più costante e tranquillo fino a sciogliere tensioni e blocchi emotivi a livello del diaframma;
  • Il sistema immunitario si fortifica;
  • La pelle diventa più morbida e tonica.
  • I recettori nervosi presenti nella pelle trasmettono al resto del sistema nervoso una sensazione di rilassamento e pace.
  • depositi adiposi diminuiscono perché viene attivato il metabolismo.
  • Le contratture muscolari si attenuano e le articolazioni si "sciolgono”. Le trazioni creano un allungamento dei muscoli e delle giunture che diventano più libere ed elastiche.
  • Può spegnere l'infiammazione, blocca le sostanze chimiche che la producono. Il tutto senza effetti collaterali.
  •  La peristalsi viene stimolata e migliorano le funzioni dell'intestino.
  •  La digestione viene aiutata per l'effetto rilassante del massaggio sulla muscolatura profonda..
  •  Tutti gli organi interni vengono tonificati e migliorano le loro prestazioni.

Gli effetti benefici del massaggio toccano l'aspetto psicologico ed emotivo. Infatti il massaggio olistico:
  • libera l'espressione di sensazioni e sentimenti, favorendo una maggiore consapevolezza della relazione con il corpo
  •  migliora l'umore, aumenta l'autostima, migliora la visione d’insieme e la conoscenza di se stessi, l'energia e il coraggio.
  • è il modo migliore per ridurre lo stress:  abbassa il livello di cortisolo (ormone dello stress), aumenta il livello delle endorfine (ormone del benessere) e promuove la produzione di dopamina (ormone del piacere)  e serotonina (ormone del buonumore).



mercoledì 16 settembre 2015

Lasciamo i nostri figli liberi di... desiderare!

Un ragazzino di seconda media esclama compiaciuto: "Dopo le medie voglio fare il liceo scientifico e poi voglio andare all'università a studiare Diritto!".
Io:" Vedo che hai le idee chiare! Sai cos'è il diritto?".
Lui: "Hemm.. no.. è che a mio padre mancavano 5 materie per laurearsi in Giurisprudenza e io voglio coronare il suo sogno". 
A me manca il respiro per qualche secondo: " Papà ti avrà comunque spiegato che esistono tanti tipi di università.. ". I suoi occhi cominciano a sfuggire i miei..e dice: "ah si? e quali?".
Anch'io ora evito il suo sguardo per non trasmettergli la stretta al cuore che sento.. "Su, dai adesso va' a giocare..!"

Educare significa aiutare i nostri figli ad avere consapevolezza  delle loro inclinazioni, talenti e desideri.
Pensate di amarli se scegliete per loro? O  (peggio) se inculcate loro il desiderio che VOI non siete riusciti a realizzare? I "fallimenti" dei genitori non devono diventare croci per i figli.

C'è un mondo così variopinto là fuori, perchè ingabbiarli nelle nostre frustrazioni?!

Educarli con amore significa  far conoscere loro tutti i colori e rimanere in religioso silenzio quando scelgono la sfumatura che noi non avevamo neanche notato.

venerdì 4 settembre 2015

Qui e ora

Ognuno è disposto ad essere felice solo quando avrà raggiunto i propri obiettivi. Peccato che la nostra mente, dopo aver raggiunto un obiettivo, ne  ricerchi immediatamente uno nuovo e poi un altro ancora, in un circolo vizioso. Questa dinamica si può interrompere immergendoci completamente nel momento presente, vivendo con consapevolezza ogni istante della nostra esistenza. Così, vedremo che ogni cosa diventa più intensa. Per esempio, un semplice caffè con un amico, non sarà una pausa di routine, ma un piacere sempre nuovo.
Inoltre, la maggior attenzione sul presente ci aiuta a dare priorità a ciò che è veramente essenziale;
Butta via la spazzatura..  per vivere radicato nel presente!

https://www.youtube.com/watch?v=cN0XmTtGDCg

Perché non provarci… qui ed ora.

giovedì 27 agosto 2015

Il massaggio bioenergetico


Il massaggio bioenergetico è una tecnica terapeutica di riequilibrio (più propriamente detto trattamento di riequilibrio energetico), basata sulla Bioenergetica di Alexander Lowen, che aiuta a superare i disturbi psicosomatici: ha principalmente la funzione di individuare le parti del corpo bloccate o tese e i punti carenti di energia per ristabilire un equilibrio energetico. E una tecnica terapeutica che si fonda sulla lettura del corpo. Esso si differenzia dagli altri tipi di massaggio essenzialmente perché utilizza il contatto in sincronia con la respirazione tramite pressioni controllate e movimenti attivi e passivi (oscillatori, rotatori e di scuotimento). 

Il contatto del massaggio bioenergetico può assumere la forma di contatto nutritivo, che dà energia: in un certo senso, quindi, la persona massaggiata si sente sorretta e unita. Ad esempio una mano "calda" appoggiata a un ginocchio "freddo" dà una sensazione di sostegno, di passaggio di energia e di congiungimento dell'articolazione aiutando il processo di integrazione corporea. Il contatto fisico può dare anche grounding, restituire la sensazione di un terreno sicuro sul quale ci si appoggia, sensazione fondamentale nella bioenergetica. Toccare è scambiarsi energia, è dare e ricevere in un rapporto che deve coinvolgere profondamente chi fa il massaggio e chi lo riceve. 

Il massaggio bioenergetico è centrato sulla respirazione. Attraverso la respirazione il nostro corpo si carica, assorbendo l'ossigeno necessario ad alimentare le energie di cui ha bisogno. Ma dopo la carica occorre un processo di scarica equilibrato, che si attua attraverso il movimento (come nel bambino) e nella sessualità. Lo schema di respirazione rilassata, al momento dell'inspirazione procede secondo due direzioni, in basso e in fuori: il diaframma si contrae e si abbassa permettendo ai polmoni di espandersi e gonfiarsi spingendo l'aria verso il basso e così l'addome si allarga con un movimento verso l'esterno. I movimenti respiratori possono essere immaginati come delle onde: l'onda inspiratoria comincia profondamente nella pelvi e fluisce verso l'alto fino alla bocca; mentre avanza nel corpo, l'addome; il torace e la gola si espandono per accogliere l'aria. 


L'onda espiratoria comincia dalla bocca e fluisce verso il basso raggiungendo la pelvi che si muove in avanti dolcemente. Chi ha paura a lasciarsi andare completamente, avrà qualche difficoltà nell'espirare completamente o, persino, anche dopo un'espirazione forzata, tratterrà ancora un po' d'aria nel petto. Un'equilibrata dinamica tra carica e scarica (assorbimento di ossigeno/cibo da una parte, movimento e sessualità dall'altra) è la condizione per il libero fluire dell'energia, per ritrovare l'equilibrio psichico e corporeo e quindi la salute e il piacere.

mercoledì 29 luglio 2015

Intervista ad Alexander Lowen, padre della bioenergetica

La bioenergetica insegna a diventare più consapevoli di se stessi, ad ascoltarsi e volersi bene. Le persone tendono all'autodistruttività




Gli uomini pensano di risolvere tutto con la mente invece di "sentire". Ma il sentire non ha a che fare con l’intelligenza o con la forza. Solo lavorando su di sé, sul proprio corpo - grazie al quale l’uomo "sente" – l’uomo può curarsi e aspirare, come è sacrosanto, a una vita sana, libera, felice. Ed essere in grado di amare veramente.
                                                           Alexander Lowen


Alexander Lowen, nato nel 1910 a New York, dove è sempre vissuto tranne il periodo degli studi di medicina a Ginevra, è il fondatore della cosiddetta analisi bioenergetica, di cui ha cominciato a descrivere i principi nel suo primo libro, Il linguaggio del corpo (1958).
Allievo di Wilhelm Reich, che per primo aveva sottolineato l’importanza dell’analisi del carattere (1933), Alexander Lowen mette in luce come ognuno forma il proprio carattere, nei primissimi anni di vita, reagendo alle aggressioni e agli stimoli dell’ambiente e inibendo le proprie emozioni, il cui blocco si struttura a livello fisico. Ed è per questo che per arrivare a sciogliere i blocchi emozionali si deve "lavorare sul corpo" oltre che sulla mente, al fine di ritrovare il vero piacere di vivere.

Muore il 28 ottobre del 2008.
La seguente intervista risale al 2003, 45 anni dopo la pubblicazione del suo primo libro "Il linguaggio del corpo".

Qual è, oggi, il problema principale della gente? La bioenergetica può essere ancora utile?
La bioenergetica serve oggi quanto allora. La gente, oggi – ancora più di prima – non è in contatto profondo con se stessa. Quindi non è in grado di vedere davvero quello che succede negli altri, intorno, nel proprio paese, nell’universo. Per esempio l’Aids: la gente non si prende cura di sé, dei propri comportamenti sessuali, e tanto meno degli altri. E non si cura delle possibili conseguenze distruttive. Finché la gente non diventa più consapevole non c’è modo di cambiare davvero le cose. Del resto, il vero problema è appunto che la gente non vuole “sapere”. Non se ne cura.

Perché la gente è autodistruttiva?

Perché la sua vita è vuota. Non c’è gioia. Il problema sta in una sessualità che è troppo fare e troppo poco sentire. Proprio quello della sessualità è uno dei campi in cui oggi si esprime la differenza di mentalità tra le varie culture e visioni del mondo. Per l’Islam è un abominio l’immoralità dimostrata dall’Occidente, e gli americani con i loro costumi ne sono l’esempio principe. È una violazione non solo del Corano, ma della stessa Bibbia. Di fatto, manca negli uomini un vero senso morale; non c’è né in sé, né verso gli altri. Per questo, penso che una vera trasformazione è difficile, perché manca il senso della dignità, della moralità, del rispetto. Conta solo far soldi. E questo vale per tutto l’Occidente. Lo si vede anche in relazione all’ambiente. L’uomo sta distruggendo il proprio habitat senza possibilità di ritorno: oceani, aria, terra. Lo distrugge pezzo per pezzo, e non è una questione che si risolve con movimenti o associazioni, perché è qualcosa di molto più profondo, qualcosa di sbagliato dentro gli uomini.

Che cosa c’è di sbagliato? 

Il fatto che la mente controlli tutto, sentimenti ed emozioni. Con la mente, gli uomini pensano: “posso fare questo e quello”, ma non ne hanno un vero feeling, non lo sentono. La gente non è sana. E anche quando fa qualcosa per sé, per esempio attività fisica, ginnastica in palestra, sport o altro non lo fa per stare bene, ma prevalentemente per essere più forte, più bella. Per l’immagine, ma non sente. Il sentire non c’entra con l’intelligenza, né con la forza. La bioenergetica aiuta a sentire e può insegnare a diventare più vivi.

I nuovi movimenti ecologici e spirituali non sono un segnale del bisogno di cambiare? 

I movimenti di carattere spirituale, come la meditazione, non credo siano davvero efficaci se non vanno al cuore del problema, che è quello di lavorare sul corpo. Altrimenti è solo una questione di mente. Continuano a masturbarsi il cervello, per così dire, sia pure in forme diverse. In realtà, viviamo in una società dove tutto è troppo. C’è troppo rumore, troppo movimento, troppo stimolo. La gente impazzisce per questo, non la ha possibilità di fermarsi a sentire, e crede che la vita sia così, che non ci sia rimedio. New York è un po’ il simbolo di tutto questo.

In che cosa la bioenergetica si differenzia da altri approcci? 

Non si può cambiare con la mente. Si cambia con il corpo. Va cambiata l’energia del corpo. Da dove il corpo ricava energia? Dal respiro e dal cibo. Ecco l’importanza di respirare correttamente e nutrirsi correttamente. Senza respiro non c’è energia, senza energia il corpo si contrae, non è pienamente vivo, ed ecco perché poi si ha bisogno di compensare con diversi meccanismi. Si cerca di essere più forti, più veloci, più belli. Ma l’unico modo in cui gli uomini possono imparare è attraverso il sentire, attraverso l’esperienza personale, fisica, concreta. Leggere un libro non basta, non serve a cambiare. Persino la bioenergetica, che pure ho coltivato per tanti anni: da sola non basta, se non si va a fondo, se non si va con l’energia nei propri piedi e nel cuore.

venerdì 19 giugno 2015

Emozioni. Cosa sono?

"Più siete disponibili all'esperienza sensoriale, meno traumatismi psicologici avrete. Se, quando ricevete un colpo, lo assorbite, esso si trasmette al vostro corpo, eventualmente fino al suolo, ed è raro che tutto questo lasci delle tracce. Ma quando ricevete un colpo e vi irrigidite, potete avere un problema. […]C'è percezione, ma nessuno che percepisce.” (Eric Baret).

L'emozione è energia vitale: più viviamo le emozioni, più sentiamo la vita scorrerci dentro.
Questa capacità di sentire sprigiona forza vitale, entusiasmo e creatività utile nella soluzione dei problemi quotidiani.
Purtroppo però la nostra capacità di percepire è sopita. 
Perché? 
Perché le esperienze della vita ci hanno insegnato che Sentire a volte può essere doloroso (emozioni come la rabbia, la paura... ci fanno stare male) e l'uomo istintivamente  evita il dolore. Ma cosi non si fa altro che trasformare il dolore  in sofferenza, inoltre ci si preclude la possibilità di  sentire il piacere. E' necessario dunque ritornare a sentire ed affrontare coraggiosamente le nostre emozioni, risvegliando la nostra naturale capacita di percepire.  Come ci accorgiamo che abbiamo perso la capacità di emozionarci? 
Dal respiro.
Infatti, se per un momento ci concentriamo sul nostro respiro, ci accorgeremo che esso è superficiale, spezzato, non profondo: l'uomo si è disabituato alla respirazione diaframmatica, come faceva da bambino. Invece, trattiene il respiro per non sentire emozioni e questo toglie vitalità al corpo. Questa respirazione c'è ancora nel sonno.
Ma perchè è accaduto questo?
Perché sin da piccoli ci  hanno insegnato a reprimere le emozioni; è stato anestetizzato l'istinto naturale e soprattutto salutare di esprimere le emozioni, come rabbia, entusiasmo, paura. Quanti rimproveri da piccolini hanno bloccato il nostro respiro? Quante volte ci hanno obbligati a non piangere o a contenere la nostra rabbia?  E tutte quelle volte che abbiamo subito punizioni per la nostra esuberanza o per il nostro desiderio vivo di scoperta?
È bene essere consapevoli delle conseguenze di certi comportamenti, poiché cambiandoli se ne modificano gli effetti e questo è fondamentale per chi oggi è genitore. Ma cosa tratteniamo concretamente? Energia vitale. E il reprimerla dà origine a malattie psicosomatiche (mal di testa, colite, gastrite, eritema, aritmia cardiaca), invece più siamo consapevoli delle emozioni e impariamo a gestirle, più il nostro benessere aumenta.Ma per far questo ci vuole coraggio, o meglio audacia . Inoltre la parola stessa "emozione" indica un movimento e tutto ciò che si muove è vivo  e in cambiamento: dunque per imparare a vivere le emozioni dobbiamo essere disposti a non temere il cambiamento e iniziare a muoverci. 
Sport, ballo, discipline olistiche come lo Yoga ci aiutano a ritrovare la connessione con noi stessi... senza Wifi. 

Dott.ssa Veronica Gilestro 
tel 3398745326